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Un Viaggio nel Tempo 

Un salto nel passato

Scopri i grandi momenti storici che contraddistinguono i partner di Interprocom

1929

Marchesi di Barolo, la prima bottiglia di Barolo al mondo

Uno dei maggiori esponenti del Barolo è stato Pietro Abbona , riconosciuto anche come patriarca del barolo, facendo riconoscere questo vino a tutto il mondo e rappresentato con le sue etichette i castelli di Barolo e di Serralunga .

Da 6 generazioni la famiglia Abbona ha continuato la tradizione con la stessa passione , nella cantina sono ancora  conservate le botti storiche, e reinterpretano in chiave moderna un vino con una storia incredibile.

1979

Borgogno, record di vendite per una sola bottiglia di Barolo

Una bottiglia di Barolo Borgogno dell’annata 1886 raggiunge la cifra di 530.000 lire all’asta di vini storci tenutasi a Torino. Assoluto record per quel tempo, e anche la cifra più alta mai raggiunta in precedenza da alcun altro vino italiano.

2020

Donnafugata e D&G

I vini nati dalla partnership tra Dolce&Gabbana e Donnafugata esprimono la cura dei dettagli e l’amore incondizionato per la Sicilia, perfette espressioni di due eccellenze del Made in Italy

 

Il piacere della famiglia che si riunisce a tavola e la convivialità che sopravvive anche in questo momento delicato: Dolce&Gabbana e Donnafugata rinnovano la loro collaborazione dando vita a Rosa, un inedito vino rosato dalla personalità fruttata e floreale.

Un messaggio di positività e rinascita comuni, ripartendo dalle proprie radici: la Sicilia.

Amore per la loro terra natale, cura per i dettagli e artigianalità: accomunate dalla volontà di far conoscere a ogni angolo del mondo i colori, i profumi e la storia della cultura siciliana, queste due eccellenze del Made in Italy rafforzano la loro partnership in nome della tradizione e del saper fare del Bel Paese.

2008

Il Metodo Ca' del Bosco

Le “terme degli acini”: un esclusivo sistema di lavaggio e asciugatura delle uve attivo dalla vendemmia 2008 per eliminare dal grappolo microrganismi indesiderati, polveri sottili e residui dei trattamenti agricoli.

Dalla pressatura di queste uve, nascono vini più puri, intensi e dotati della massima espressione aromatica.

Grazie a questo processo, il potenziale dei suoli e il carattere delle uve vengono così esaltati, restituendo uno stile riconoscibile e fedele al terroir.

Un punto fermo del Metodo Ca’ del Bosco. Una scelta all'avanguardia votata alla qualità e al piacere di bere sano.

Siamo stati i primi ad utilizzare una speciale macchina tappatrice da noi brevettata ed ideata nel 2005 che elimina l’ossigeno prima della tappatura.

 

Effettuando il dégorgement senza ossigeno riduciamo la presenza dei solfiti in modo che il ns Franciacorta sia più sano e longevo.

2001

Il Museo del Vino Primitivo

A Manduria, il Museo della civiltà del vino Primitivo, ubicato all'interno della Cantina Produttori di Manduria, è nato con una forte vocazione alla memoria, dalla voglia, cioè, di non perdere le tracce di un mondo culturale che è stato percepito come in profonda trasformazione, e quindi a rischio di oblìo.

Il Museo della civiltà del vino Primitivo ci racconta un mondo passato, ma lo fa per l’oggi, perché è oggi che noi ricordiamo, o in alcuni casi scopriamo, diversi e nuovi modi di vivere e di pensare.

Il Museo diviene così un ponte tra il passato e il presente dell’agricoltura, della vinificazione e di tutto un mondo scandito dal ritmo dei gesti dei contadini di ieri e di oggi.

1888

Biondi-Santi presenta il primo Brunello di Montalcino

Biondi-Santi Il Brunello di Montalcino è senza ombra di dubbio uno dei vini più rappresentativi dell’enologia italiana nel mondo.

La nascita del Brunello di Montalcino è legata inscindibilmente alla dinastia Biondi Santi, famiglia di Montalcino, in cui nel 1820 un signore di nome Clemente Santi, farmacista, chimico e agricoltore, iniziò la sperimentazione di vitigni di Sangiovese Grosso.

Prodotto per la prima volta nel 1888 La riserva Biondi-santi è il primo Brunello della storia , dal 1888 la prima annata di Brunello della storia, Biondi-Santi ha continuato a produrre vini rinomati per la loro eleganza straordinaria longevità.

Nel 1994, Franco Biondi Santi organizzò, alla presenza di numerosi ‘addetti ai lavori’ (sommelier, enologi e giornalisti), una verticale che comprendeva la celebre prima annata, quella del 1888: ebbene, dopo più di un secolo in cantina, questo Brunello risultò essere più che godibile.

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